Adolfo Magrini
Morte di Didone
tecnica mista su cartoncino
85 x 62,5 cm
anni '20
Adolfo Magrini nasce a Ferrara il 10 luglio 1874. Studia presso la scuola Dosso Dossi di Ferrara come allievo di Angelo Longanesi. Successivamente, tra il 1892 e il 1894, si perfeziona all' Accademia di belle arti di Napoli sotto la guida di Domenico Morelli.
Terminati gli studi si trasferisce definitivamente a Milano dove, oltre alla pittura, si dedica ed approfondisce numerose tecniche artistiche, tra le quali decorazione, scenografia, incisione, monotipia e grafica applicata.
Nelle sue opere i soggetti sono ispirati ai suoi studi di archeologia e letterattura, che egli interpreta con fantasia mescolando il tardo romanticismo italiano con l'influenza dei maestri tedeschi ed austriaci.
Oltre all'attività pittorica, per oltre mezzo secolo si dedica all'illustrazione e si ricordano la Divina Commedia (1902), La Mandragola (1920), Mille e una notte (1926), Le Fiabe dei fratelli Grimm (1937).
Il suo lavoro si sviluppa anche nell'ambito grafico, con la creazione di manifesti. Cura quelli per la Mostra di Segantini (1906), per la Mostra delle Bonifiche di Ferrara (1910) e per il Guerin Meschino di Tumiati (1910). La sua carriera artistica comprende anche la scenografia per diverse opere presso il teatro La Scala di Milano.
Muore a Milano il 9 aprile 1957.
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