Andrej Jakovlevič Beloborodov
Venezia (Ponte di Rialto)
tecnica mista su carta
30 x 22 cm
1930
Non disponibile
Città del laghetto
tecnica mista su carta
76 x 55,7 cm
anni '30
Non disponibile
Il ponte
tecnica mista su carta
60,7 x 87 cm
anni '30
Non disponibile
Andrej Jakovlevič Beloborodov o Bessborodoff (Tula, 16 dicembre 1886 – Roma, 24 febbraio 1965) è stato un pittore e architetto russo. Nasce a Tula, nel 1886, dove trascorre l'infanzia nei pressi della tenuta Jasnaja Poljana di Lev Tolstoj. Termina nel 1915 gli studi all'Accademia Imperiale di Belle Arti di Pietroburgo e gli viene assegnato il "Grand Prix de Rome".
Scoppiata la rivoluzione, si rifugia all'estero e, dopo una breve sosta in Italia, si stabilisce a Parigi, dove esegue vari lavori, anche nel castello di Caulaincourt.
All'inizio degli anni Venti visita diverse volte la Costiera amalfitana e realizza il ciclo di incisioni Le Golfe de Salerne, edizione d'arte pubblicata solo nel 1951 con una tiratura di 25 copie e con un testo inedito di Paul Valéry.
Progetta e disegna diverse edizioni di lusso, come Rome di Maurice Paléologue, e la sua opera artistica è apprezzata da vari critici, tra cui Henri de Régnier, Paul Valéry, Jean-Louis Vaudoyer.
Trasferitosi a Roma nel 1934, stringe rapporti con vari artisti, come de Chirico e Šiltjan e allestisce numerose mostre personali, dedicate alle immagini di città italiane e "all'Italia immaginaria" del ciclo La Grande Isola. Varie tele sono acquistate dal Museo di Roma, altre sono trasferite in altri paesi europei e del mondo.
Come architetto costruisce, in via di Parco Pepoli, la Villa Sandoz, che pure decora con suoi quadri.
Nel 1961 l'editore Bestetti pubblica le sue Vedute di Roma, con presentazione di Henri de Régnier e una breve guida di Jean Neuvecelle, in un'edizione trilingue francese, inglese e italiano.
Viene sepolto nella Piramide di Cestio.
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