Ettore Vitturi

Natura morta

olio su tavola
34,5 x 32 cm
1929

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Natura morta

olio su tavola
38 x 32 cm
1929

Neve e nebbia a San Giorgio

olio su tavola
38 x 32 cm
1954

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Neve al Duomo

olio su tavola
48 x 41 cm
1956

Ettore Vitturi (Verona 1897 – Verona 1968) Autodidatta, fratello minore di Albano (1888-1968) e marito della pittrice veronese Aida Serra (1899-1992), al contrario del fratello, della sua biografia artistica e privata si conosce poco o nulla.

Pittore schivo, organizza solo una sua mostra personale nel 1955 a Verona a Palazzo Forti e senza nessun catalogo; ma come scrive la critica d’arte Jole Simeoni Zanollo “artista ricco di mezzi e di espressione, sensibilissimo e sincero. Immediato e sicuro, lavora in silenzio, come chiuso in un suo alone di gelosa timidezza. Si direbbe che si impadronisca del suo soggetto, paesaggio, fiore, atmosfera, con adorante ardore e tutto l’investa di un irresistibile soffio che lo fa vivo e vibrante”.

“Alla stregua del fratello Albano e di molti pittori scaligeri di quella generazione ‘per esempio Guido Farina, Orazio Pigato, Angelo Zamboni’, Vitturi studia Paul Cezanne e il postimpressionismo, facendo della ricerca cromatica applicata alla luce della natura e dei luoghi, la sostanza della propria arte” (Ettore Napione).

Partecipa, invece, a diverse mostre collettive in Veneto; il suo esordio avviene alla Esposizione promossa dalla Società Belle Arti di Verona nel 1925 ed espone nelle edizioni del 1927, 1929, 1933, 1934, 1936, 1938, 1941, 1947, 1951, 1953, 1957, 1959, 1961, 1963 e 1965.

Nel 1926 è ammesso alla 17° Esposizione dell’Opera Bevilacqua La Masa a Venezia, ritorna nel 1930, 1934, 1940. Nel 1929 espone alla Biennale d’Arte Triveneta a Padova. Partecipa ad altre collettive veronesi: nel 1935, 1937, 1952, 1954, 1956, 1958 e 1960 alle Mostre del Sindacato degli Artisti veronesi; nel 1942 alla XII edizione della mostra Triveneta del Sindacato Artisti e nel 1943 al 2° Premio.

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