L'albero rosso
tempera alla glicerina su tela
90,5 x 95,5 cm
1915
Esposizioni e pubblicazioni:
-Esposto alla "III Mostra della Secessione romana", 1915, Roma.
-Esposto alla mostra "Pro assistenza Civica", aprile 1918, presso il Museo Civico di Verona.
-Esposto e pubblicato alla mostra "Verona anni '20", 1971, presso la Sociatà di Belle Arti, Verona.
-Esposto e pubblicato alla mostra "Guido Trentini e il suo tempo", 1981, presso il Museo di Castelvecchio, Verona.
-Esposto e pubblicato alla mostra "Felice Casorati e verona", 1986, presso il Museo di Castelvecchio, Verona.
-Esposto e pubblicato alla mostra "La stagione degli alberi rossi", 1995, presso Arte Studio, Verona.
-Pubblicato sul catalogo "La pittura nel Veneto. Il Novecento", edizione Electa, 2008.
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Tra i pittori veronesi del secolo scorso, Guido Trentini (1889-1975) occupa una posizione preminente. Nella sua carriera artistica si riscontrano, in tempi diversi, influssi del Secessionismo, dell'arte tradizionale veneta, del gruppo del Novecento e anche del Cubismo.
Figlio del pittore e decoratore Attilio Trentini comincia a frequentare l'Accademia Cignaroli all'età di 13 anni, avendo come maestro Alfredo Savini. Subisce poi l'influenza di Felice Casorati, attivo a Verona a partire dal 1911.
Il clima artistico nel quale vive Guido Trentini è dunque quello della Secessione e degli artisti di Ca' Pesaro dai quali apprende le invenzioni antinaturalistiche.
Partecipa ancora giovane a numerose mostre e alla Biennala di Venezia, in cui sarà presente in 14 edizioni. Nel 1922 ottiene il primo premio con il quadro La lettura. Dopo la morte di Savini, nel 1924 ottiene insieme a Antonio Nardi la direzione dell'Accademia Cignaroli. E' forse questo il periodo migliore della sua carriera, nel quale rigore formale e essenzialità espressiva costituiscono i cardini della sua produzione artistica.
Tra 1910 e 1930, secondo molti critici, sono gli anni di maggior espressività e originalità artistica, successivamente attraversa un periodo maggiormente ripetitivo, che negli anni Quaranta si evolverà ulteriormente in nuove ricerche e nel Cubismo.
Muore nel 1975 a Verona.
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